rgiordani on Maggio 24th, 2014

Sabato 24 Maggio :
Immersione di circolo con Tullio (aspirante II° ARA), Valeria (neofita I° ARA), Enrico ed io in giro tra le rocce attorno alla parte dello Scoglio del Corallo

Iniziano le bellezze….

E subito dopo ci apsetta una bellissima cernia …..ma

erano 2!!!

E per finire durante la risalita….chi ci passa sotto pi piedi :-)

Che dire…..fossero tutte cosi’ :-)

Ora Tocca a Valeria…

Abbiamo fame…..ma quando si mangia?

Panoramica della piscina privata in cui ci siamo fermati per gli esercizi
piscina_privata

Insomma….fossero sempre cosi’ le uscite…..:-)

Alla prossima!

admin on Maggio 5th, 2012
Traversata verso Isola del Giglio

Abbordo Sacs!

comandante on Ottobre 2nd, 2011

Venerdì 30 settembre 2011 era una giornata come tante altre, ma quello che l’avrebbe resa speciale era che insieme a Roberto avevamo deciso di andare al mare a fare un’immersione, sempre che il tempo ed il mare ce lo avessero permesso.
La decisione era stata presa quasi una settimana prima, e poiché i due elementi della natura sopra menzionati non si possono programmare, tutto era nelle mani del destino.
Al momento dell’incontro per la partenza le speranze che fosse una buona giornata erano molte, ma quello che ci aspettava certo non potevamo immaginarlo.
Giunti all’Argentario, luogo d’imbarco per la nostra gita, abbiamo trovato una giornata di piena estate, e se possibile, anche migliore. Il cielo era terzo, il sole splendeva, la temperatura dell’aria piacevolmente calda e dulcis in fundo, il mare calmissimo.
Guardarsi e decidere di andare a Giannutri è stato un tuttuno, e quindi dopo circa 45 minuti di navigazione . e dopo essere passati al distributore del porto, che invece di erogare volgare benzina eroga distillato di rose per quanto è esoso,( in compenso l’addetto al distributore alle nostre rimostranze del costo ci ha invitati a goderci la giornata e non a preoccuparci dei soldi spesi- master card insegna ) eccoci arrivati su luogo d’immersione.
La cala Iscaiola era deserta, solo un gommone in lontananza, e grazie a qualche lungimirante e illuminato diving che ha messo a dimora una grande boa, ci siamo ormeggiati sulla verticale del relitto dell’Anna Bianca.
Dopo un controllo minuzioso delle attrezzature e a una vestizione accurata ci siamo immersi in un’acqua cristallina che ci ha fatto intravedere le strutture del relitto quando ancora mancavano una ventina di metri per raggiungerlo.
Quando siamo arrivati a toccare le lamiere, ci siamo messi alla ricerca dei suoi abitanti, guardando entro tutti i vani del relitto e sotto tutte le lamiere sparse tutt’intorno.
La nostra ricerca non è stata vana perché dentro una stiva, tutta sola e tranquilla sostava una musdea che sarà stata lunga 60 cm.
Dentro un altro locale faceva capolino un grongo, il diametro del suo corpo sarà stato di 25 cm.

ma sorpresa delle sorprese, sotto una lamiera poco distante Roberto ha scovato un astice di dimensioni gigantesche, che ci avrebbe potuto abbracciare per quanto grandi sono le sue chele, un vero spettacolo.

Proseguendo il nostro giro abbiamo incontrato diverse altre musdee di notevoli dimensioni, oltre ad uno scorfano che avrebbe fatto felice un banchetto di appassionati di zuppa di pesce.

Il tempo è passato così in fretta che controllando i nostri computer ci siamo accorti che ci aspettava una risalita che doveva durare ben diciassette minuti.

Emersi, alla fine di questa lunga risalita, i nostri occhi erano ancora pieni dello spettacolo che avevamo lasciato sotto le nostre pinne, come a zio Paperone restano impressi nelle pupille il simbolo dei dollari.
Risaliti in barca, riposte le attrezzature, e crogiolati un poco al tiepido sole, e dopo un bel bagno rinfrescante e rilassante non potevamo far altro che brindare a una così bella giornata.
Dopo il classico panino e all’altrettanto classico riposino, ci siamo predisposti per il viaggio di ritorno

Mentre la barca solcava veloce un mare immobile e il sole si apprestava a scendere dietro al Giglio, il nostro pensiero è tornato alle parole che qualche ora prima ci aveva detto l’omino del distributore del porto, e nostro malgrado abbiamo concluso che aveva ragione lui.

Enrico

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Sarà finita la stagione invernale?
Sabato ne abbiamo avuto un accenno e come inizio ci e’ piaciuto proprio come provano le foto.
Equipaggio in ordine di …:
Enrico
Roberto
Cristiano….un papabile candidato per il circolo degli Ammutinati :-)

Questa volta si e’ partiti da Roma per una battuta di pesca e il provetto Cristiano ha pensato bene di portarsi l’attrezzatura da Navy Seal.
Arrivati al rimessaggio, abbiamo caricato il gommone….e le vettovaglie che ci eravamo portati avevano riempito la cambusa, l’attrezzatura dell’ardito tutta la prua e noi tre ci siamo sistemati vicino ai comandi insieme a me per l’avventura.

Usciamo dal canale e doppiato la punta del faro dell’Argentario ci e’ apparsa l’Isola del Giglio davanti ad un mare calmo. Evviva….la nostra meta poteva essere il Giglio!!!
Il mio aiuto comandante, Enrico, con il suo nuovissimo iphone mi dava la velocità attuale…fino a raggiungere con la manetta i 20 nodi.
Ok il gommone planava e la velocità era costante….ora toccava aspettare circa 40 minuti per arrivare alla costa dell’isola.
Il punto di pesca che avevamo deciso andando era la “Secca della Croce”, circa all’estremità est del Giglio.
Passato il periodo della traversata, fresca ma piacevole, ci avvicinanno al punto in base alle coordinate GPS dell’applicazione GPS cartografica del mitico Iphone di Enrico.
Centrato il cappello della Secca!!!

Inizia il reportage fotografico ;-)
Iniziamo ad ancorare e issare la bandiera…

E' meglio farsi vedere visto che siamo in mezzo al mare

E' meglio farsi vedere visto che siamo in mezzo al mare

Ora tocca al cacciatore prepararsi….un bello shampoo.. per iniziare

Il sapone che farla calzare meglio

Il sapone che farla calzare meglio

Ed eccolo pronto!

Si parte per la caccia!

Si parte per la caccia!

Ora vediamo se la sua 7mm gli basterà peri 14° della temperatura dell’acqua!!!

In acqua con le pinne il fucile e gli occhiali....

In acqua con le pinne il fucile e gli occhiali....

E nel frattempo io ed Enrico che potevamo fare oltre alle foto?
Crogiolarci al sole e aspettare ….. che fatica!

Ma dopo circa un’ora eccolo tornare con la preda!!! Si mangia!!!

Una bella murena!!!

Una bella murena!!!

E allora si salpa l’ancora e si va a pranzo in una caletta da mozzafiato

e

Diamo ora le danze alla cambusa…..qui non viene documentato…per motivi di privacy :-)))
Ma il riposo del guerriero prima del caffe’ …quello si!

Dormi...dormi che di pesci non se ne parla fino alla prossima avventura

Dormi...dormi che di pesci non se ne parla fino alla prossima avventura

Caffettino a Giglio Porto e si ritorna a casa….appagati per questa bellissima giornata al mare con ” la mia creatura” ;-)

Giglio Porto

Giglio Porto

Alla prossima!

Ciao Ciao

Ciao Ciao

admin on Febbraio 14th, 2010

Ebbene si,
dopo mesi di attività in mare, il lungo periodo invernale ci ha costretti a trasferirci in montagna ai piedi delle Dolomiti e precisamente a Vipiteno.

Centro di vipiteno

Centro di Vipiteno

Il giorno successivo siamo andati a “scaldarci”, si fa per dire….tirava un vento in quota, a Racines.

Veduta dalla vetta di Racines

Veduta dalla vetta di Racines

Ecco un filmato che mostra le enormi capacità ….
Filmato con le gesta di Roberto M.

Viste le spiccate doti e l’enorme allenamento alle spalle, siamo andati il giorno dopo in Val Gardena,

Panorama 180° del Saslong

Panorama 180° del Saslong

Panorama 180° lato Sella

Panorama 180° lato Sella


Panorama 180° della Val Gardena da Seceda

Panorama 180° della Val Gardena da Seceda

I panorami e la giornata, come vedete, ci hanno permesso di trascorrere una bellissima giornata di sci…e le gambe ora avevano bisogno di un po’ di riposo.

Il terzo giorno siamo ritornati a Racines ed abbiamo assaggiato un po’ di specialità tirolesi…ecco le prove:

Tris tirolese

Tris tirolese


Per finire un omaggio alle nostre mogli
Buon S.Valentino

Buon S.Valentino

Alla prossima vacanza!!!
Roberto.

rgiordani on Agosto 29th, 2009

19 Agosto 2009
Una data da ricordare….perche’ dopo 5 anni sono riuscito a trascorrere un’emozionante giornata solo soletto con mia Moglie, lasciando i 2 pupi a casa con la nonna.
Ma non finisce qui….dopo 1 anno finalmente ho l’enorme piacere di farla salire a bordo del mio gommone.
Dovrà succedere qualcosa?! :-)
Ecco come e’ andata:
-Partiti dal Canale di S.Liberata, ci siamo diretti verso il faro dell’Argentario e le condizioni del mare preannunciavano una giornata di calma piatta.
Giunti al faro ho visto che anche nello stretto tra Argentario e Isola del Giglio, il mare era calmo….e allora via a tutta manetta verso il “Fenaglio”, la punta piu’ a nord dell’isola del Giglio.

Sorpassato il traghetto della Toremar che andava “lemme lemme” , dopo circa 40 minuti di navigazione arriviamo al Gilgio.
Cristiana, mia moglie, non era mai arrivata la Giglio e iniziava a piacergli la gita :-)
Girata la punta ho rallentato e ci siamo diretti verso la “Secca delle Secche” dove c’era ancorato un altro piccolo gommone di un pescatore. Lo spettacolo del fondo era meraviglioso…una limpidezza e una ricchezza di pesce da far invidia a qualsiasi altro posto del mediterraneo.
Ancoro alla bellezza di 3 metri di profondità con la mia “catena dell’ancora del 6″ e fermo il motore.
Siamo arrivati, sistemo il tendalino e ci prepariamo l’attrezzatura da snorkeling e ci tuffiamo per una perlustrazione.
Ecco la prima foto dopo il giretto.

Bagno con la palla sulla Secca delle Secche

Bagno con la palla sulla Secca delle Secche

-Pausa tintarella sui cuscini del gommone dopo assersi accertati che a casa era tutto ok…non si sa mai. La sciabordio ci ha cullati fino all’ora di pranzo e decido di spostarmi verso la parete vicino al campeggio di Campese accanto ad una bellissima Aprea.
- Monto il tavolo reallizzato insieme ad Enrico e apparecchio .
Ora un brindisi e’ d’obbligo.

Ma veramente stiamo brindando io e te sul gommone!

Ma veramente stiamo brindando io e te sul gommone!


-Si sono fatte le 14:30 ed e’ tempo di riavvicinarci alla terra ferma con una traversata di 12 miglia che ci aspetta……
Rimetto in ordine il gommone, chiudo il tendalino, metto in moto il motore e salpo l’ancora; ripercorriamo lo stesso tragitto dell’andata, salutando l’isola che ci ha fatto trascorrere una bella giornata di mare e doppiata la punta del Fenaglio mi dirigo direzione faro dell’Argentqrio.
Ma indovinate chi ci viene a salutare appena lasciati l’isola….
Un branco di DELFINI….saranno stati piu’ di una dozzina, tra cui anche un piccolo con la pinna dorsale moscia.
Che spettacolo….Cristiana non ci poteva credere….cosi’ da vicino anche i Delfini oggi!!!
E ancora non era successo niente :-)
Dopo 10 minuti di ammirazione a 10 metri da loro era tempo di riavviarci verso l’Argentario e via a circa 20 nodi…appagati e felici di quest’altra emozione.
Superato il faro dell’Argentario dopo circa 50 minuti di traversata….rallento e ci godiamo le ultime miglia fino al rimessaggio.

La gita per oggi e’ finita…..e’ andato tutto bene e non si poteva chiedere di piu’.
Chissa quando si potrà replicare ;-)

Alla prossima!
Roberto.

rgiordani on Giugno 4th, 2009
rgiordani on Marzo 15th, 2009

Un’altra pagina di storia da aggiungere ai nostri racconti.
Ieri abbiamo attraversato lo stresso che unisce l’Argentario dall’isola del Giglio con il mio gommone insieme al supporto tecnico e morale di Enrico il mio caro amico “comandante”.
I delfini chi hanno salutato prima della traversata….sarà stato un buon auspicio?

Avvistamento delfini



Le foto della giornata

Lasciati i Delfini a razzolare vicino l’Argentarola, ci siamo riavviati a tutta manetta (20 nodi) verso Giglio Porto per 260° e dopo 50 minuti entriamo in porto a farci un giro e far riposare il motore che non era abituato e alle “chiappe” di Enrico chi mi stava accanto mentre saltavamo sulle onde increspate.
Giglio Porto
Ah che soddisfazione….meno di mezzo serbatoio e in porto ….ma “non ci abbastava” e avendo il vento da sud, ci siamo diretti verso Campese a ripararci per il pranzo.
Ma chi incontriamo girata la punta del Fenaglio?
l’Halaveli, tutta rivenrniciata di bianco che ospitata una decina di sub.
Halavely
Salutiamo Carlo che…senza pensarci su ci invita a pranzo per una “Matriciana”.
Potevamo dirgli di no? :-))
E allora prima di pranzo ….aperitivo a Campese da “Tony” un vecchio ricordo delle gite dell’Ippocampo e una crogiolatina al sole nella silenzio della spiaggia.

Campese

Qualche foto ricordo, una telefonata a qualche amico per farlo rosicare e via verso Carlo.
Matriciana e vino binaco sull'Halaveli

Si e’ fatto tardi sono le 16:30…risaliamo in gommone salutiamo i padroni di casa e via a tutta forza verso il canale di S.Liberata….
Il mare si e’ calmato e il mio SACS sfreccia sulle onde in 45 minuti….la traversata e’ stata veloce e la vista del faro dell’Argentario mi rallegra il cuore….la missione si e’ compiuta e il gommone e’ risultato affidabile.
Che Giornata!!!
Mettiamolo a dormire
Arrivati al rimessaggio una pulitina e via verso casa…sono le 6 e si sta facendo buio.

Fabio Tozzi on Marzo 8th, 2009

Carissimi Ammutinati,
vi scrivo oggi per documentare una giornata da RE che il grande capo Robero ed il maestro Jedi Enrico mi hanno concesso ieri Sabato 7 Marzo.
Il tutto è cominciato con il venirmi a prende in aereoporto alle 8 di mattina in arrivo da NY e presentandosi con super maritozzo con la panna, da li di corsa in Toscana per fare un uscitina in Barca. Il tempo era bellissimo ma il mare un po mosso ma ci siamo fatti comunque un giretto fino a Porto Santo Stefano, rientrati mi hanno portato in cima al monticello per ammirare il panorama di Orbetello, L’isola D’Elba persino la Corsica. Se tutto ciò non bastasse ci siamo diretti a pranzo dai pescatori dove abbiamo pasteggiato con spaghetti alla chitarra con spigola seguita da orata freschissima. Poi a pancia piana riportato a casa Frascati.
Una vera giornata da RE
Grazie mille ragazzi!!!!
Fabio

betta on Gennaio 5th, 2009

Cari ammutinati,
io e GianLu siamo appena tornati dall’Oman dove abbiamo avuto il (dis)piacere di immergerci.
Le favolose isole Damaniyat, parco marino protetto, si sono rivelate meno incantevoli del previsto a causa della scarsissima visibilità.
I fondali non sono molto profondi e quindi non c ‘è passaggio di grosso pesce, in compenso però si possono fare incontri incredibili con le tartarughe che qui sono numerosissime e non scappano a pinne levate quando vedono un sub, anzi, restano tranquille a “brucare” le spugne per l’infinita gioia dei foto sub che possono trovare l’angolazione migliore per scattare foto davvero uniche!
Peccato la sospensione che ha rovinato una buona metà delle foto scattate…e che bloccando la luce solare genera questo non piacevolissimo effetto verdastro!
Nella prossima vacanza sub mi attrezzerò con apposito filtro! :(
le foto sono a vs disposizione nella gallery degli ammutinati..per ora nella cartella delle mie foto di ustica…
Roberto, perdonami, ma ancora non ho capito come creare un album!!!
:S